14 Gennaio 2015

The Puppini Sisters: “Noi che amiamo il sound vintage ma con uno sguardo fisso al pop moderno”

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The Puppini Sisters: "Noi che amiamo il sound vintage ma con uno sguardo fisso al pop moderno"

Sono le nuove eredi del Trio Lescano. Sono conosciute in tutta Europa e oltre e a differenza delle tre sorelle ungaro-olandesi, nelle loro vene non scorre lo stesso sangue. Ma sono affiatate, compatte e determinate nel far conoscere la propria musica ovunque. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Marcella Puppini, anima del trio The Puppini Sisters.

Come nasce l’idea di questo trio? Visto che sei l’artefice ..
Io ho sempre avuto una grande passione per il canto a più voci, e da bambina costringevo mio fratello e mia sorella a cantare in coro con me: cori alpini, Simon and Garfunkel, qualsiasi cosa mi venisse in mente.
Ho fatto la direttrice di alcuni cori, e ho sempre cercato opportunità di cantare armonie, finché un giorno non ho deciso di farlo più seriamente. Mentre stavo rimuginando sul genere di gruppo che volevo creare, mi sono imbattuta in un lungometraggio di animation chiamato Belleville Rendez-Vous, e mi sono innamorata delle tre gemelle vaudevilliane che fanno da colonna sonora al film. Il resto è stato facile: è bastato trovare delle cantanti con grandi voci e personalità, creare il look e gli arrangiamenti, e così sono nate le Puppini Sisters.

Come vi dividete i compiti?
Kate e io scriviamo tutti gli arrangiamenti e i brani originali. Io mi occupo dei costumi e della direzione artistica del gruppo, e si può dire che sono anche la manager (assieme a un piccolo team di gente fantastica), mentre Kate segue la contabilità. Per il resto facciamo molto assieme, come abbiamo sempre fatto. Ci sediamo a tavola con manicaretti di nostra preparazione (Kate e io siamo anche molto amanti della cucina) e facciamo grandi piani. Siamo sempre state una “azienda a conduzione familiare”.
Trovi difficile fare la vostra musica in un contesto, come quello attuale, in cui si sperimentano sempre nuove sonorità.. proiettate al futuro?
No, c’e’ sempre spazio per la musica con sonorità vintage. Anche perché noi la facciamo con un’ottica moderna e un sound nostro, anziché riproporla in maniera filologica. E ultimamente ci siamo anche avvicinate all’Elettro-Swing, con due brani che stanno per uscire in Giappone e un mio album solista in uscita questa primavera. L’Elettro-Swing sposa perfettamente il sound vintage con sonorità elettroniche, con cui mi è sempre piaciuto sperimentare.

E’ più facile fare musica in Italia o all’estero?
Non è facile rispondere a questa domanda, perché io abito a Londra da quando avevo 18 anni e non ho mai provato ad intraprendere una carriera musicale in Italia. Fare musica in Italia è sicuramente complicato perché la musica italiana è principalmente cantata in italiano, il che la rende poco esportabile. Ma lo stesso problema esiste in tutti i paesi non anglofoni. Londra non è indicativa del panorama musicale fuori dall’Italia, perché è una metropoli cosmopolita al centro del mondo occidentale, con tutti i vantaggi che questo comporta. Qui si trova veramente tutto, e si può fare tutto. Quindi direi di si: è più facile fare musica a Londra che in Italia, o in Francia, o in qualsiasi altro posto

Avete collaborato con Michael Bublè, nel suo album Christmas. Come è stato lavorare con lui?
Michael Bublè è un bravissimo musicista, e una persona veramente deliziosa. È generoso, simpatico, e di una professionalità incredibile. In più, ha attorno a se i migliori musicisti, produttori e fonici del mondo, quindi è stata un’esperienza incredibile. E deve essere piaciuta anche a lui, perchè ci ha chiamate a cantare anche sul suo ultimo album, To Be Loved.

Quali progetti vi aspettano per questo 2015?
Quest’anno abbiamo in progetto un nuovo album, e una serie mensile di video di nuovi arrangiamenti e nuovi brani originali. In più, stiamo progettando uno spettacolo dal vivo in stile Variety, con ballerine e giocolieri e con un canovaccio in stile Murder Mystery. Sarà un anno pieno di sorprese!

Tornerete in Italia per qualche concerto?
Si, sicuramente. Abbiamo in mente alcune date a Roma e nel sud Italia, probabilmente in primavera/estate.

 

Da non perdere!

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