16 Novembre 2014

Valentina Carnelutti “La mia Veronica di Squadra Antimafia, è una donna cattiva ma con un’umanità comprensibile”

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Valentina Carnelutti “La mia Veronica di Squadra Antimafia, è una donna cattiva ma con un’umanità comprensibile” -

Valentina Carnelutti, l’attrice rivelazione di questa ultima serie appena conclusa di Squadra Antimafia (grazie anche al suo malefico personaggio), salta da un set all’altro, sia come interprete che come regista. E poi ci sono le presentazioni dei suoi nuovi film come la fiction Un Mondo Nuovo che andrà in onda tra qualche giorno su Rai 1. Abbiamo incontrato l’attrice che ci parla un po’ di sé.

 

Come mai, secondo te, il personaggio di Veronica Colombo, nonostante gli ovvi motivi, è molto amato dal pubblico?
Gli ovvi motivi? Gli ovvi motivi per non essere amato o per essere amato? Credo che Veronica Colombo incarni una donna piena di contraddizioni, una ‘cattiva’ con una umanità comprensibile anche se non condivisibile. Ma le ragioni per cui si ama o meno un personaggio per me sono imponderabili. Quello di cui posso occuparmi io è che malgrado tutto quello che combina possa sempre essere credibile, plausibile. E che ci sia sempre un’altra faccia della medaglia. sarà questo? O forse quel ‘gioia mia’ che mi sono inventata a un certo punto…

Oltre ad essere una brava attrice, da poco ti sei affacciata al mondo della regia, riscuotendo notevole successo visto i premi ricevuti. Preferisci stare davanti o dietro la cinepresa?
Grazie. Sono due cose compatibili. Dirigere il mio primo film è stata un’esperienza magnifica, entusiasmante, un modo di lavorare che non avevo mai sperimentato prima. Dunque mi piacerebbe che accadesse di nuovo, ma non prima di avere incontrato un’altra storia da raccontare che mi muova e prema davvero. Per la regia come io l’ho immaginata e vissuta ci vogliono tempo, dedizione, complicità… che non metto in ballo se non per un progetto del quale sento di non poter fare a meno. Ci penso, poco per volta, e intanto sono felice e grata di continuare il mio mestiere di attrice che mi piace e mi da soddisfazioni grandi.

Hai lavorato con grandi registi, quali ti hanno permesso di esprimere al meglio il tuo essere attrice?
Con ciascuno ho scoperto qualcosa, del mio lavoro e di me stessa. A volte grazie all’incontro con il regista, altre grazie all’incontro con il personaggio, altre ancora grazie alle condizioni impietose del lavoro o invece grazie a un collega illuminato. Quello che sono oggi lo devo al l’insieme di tutte le esperienze e fatico a selezionarne poche. Ma certo sono stata grata a Virzì per avermi affidato un ruolo in cui altri non mi avrebbero immaginata mai, sono grata a Moroni per avermi permesso di interpretare il mio primo film da protagonista permettendomi così di scoprire la meraviglia di raccontare un personaggio dall’inizio alla fine con tutte le sue sfumature. Devo a Squadra Antimafia la scoperta di una parte del mio lavoro disinibita e spavalda, e a Ridley Scott di avermi permesso di trasformarmi tanto per interpretare la zingara nel suo Hannibal che sulla carta era molto diversa da me. Con Angelo Orlando ho lavorato in pace, fidandomi e morbidamente, con Giordana ho scoperto il piacere di lavorare in un film corale rinnovando rapporti tra attori e personaggi nel corso del tempo. Maselli mi ha regalato la libertà di interpretare un personaggio forte e insolito nel cinema italiano… insomma da ciascuno ho preso qualcosa, certamente più di quanto non sia riuscita a descrivere in queste poche righe. A volte si tratta di uno sguardo, altre di un modo, un tono di voce che prima ignoravo. A volte mi sono sorpresa del risultato quando magari sul set avevo l’impressione di un lavoro inefficace… Insomma sono tante le forze che concorrono alla costruzione di un personaggio, e tante le tappe che si posso valutare: la pratica del lavoro, la preparazione, il set, le singole scene, la resa finale… in ciascuna c’è una soddisfazione più o meno forte…

Come riesci a conciliare carriera e famiglia?
Dormo poco, sono molto ordinata, e cerco di fare in modo che lavoro e famiglia e affetti siano parte di un unico percorso, che si parlino e nutrano a vicenda… ma certo di tanto in tanto in famiglia abbiamo pagato le conseguenze di un assenza prolungata, e qualche volta ho dovuto rinunciare a progetti di lavoro per non perdere pezzi importanti di vita. Tutto sommato però ho raggiunto un equilibrio che cerco di mantenere facendo scelte sempre più conformi alla mia etica, e quindi condivisibili anche dai miei affetti.

A cosa stai lavorando adesso?
Sono sul set della settima serie di Squadra Antimafia, ho finito di girare il film di Alberto Negrin Un Mondo Nuovo che andrà in onda su Raiuno il 23 novembre, accanto a Vinicio Marchioni, Peppino Mazzotta e isabella Ragonese e un altro gruppo di attori magnifici davvero! Quando sono libera accompagno Recuiem ai festival internazionali a cui sta partecipando, Parigi, Bruxelles, Istanbul nelle prossime settimane. E intanto cerco di raccogliere le idee per capire quale possa essere il prossimo passo creativo.

Ti hanno vista, appunto, nei pressi del set di Squadra Antimafia 7. Qualche anticipazione suo ruolo che avrà Veronica Colombo nella prossima serie?
Non posso dire molto ma certo è che non sarà facile per lei uscire dalla spirale buia in cui si è cacciata, povera gioia!

Da non perdere!

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