Enzo Fasoli: “In Dancing dream, il mio prossimo film sulla danza, mi piacerebbe avere Lorella Cuccarini nel cast” -

Enzo Fasoli: “In Dancing dream, il mio prossimo film sulla danza, mi piacerebbe avere Lorella Cuccarini nel cast”

di 19 Giugno 2014

E’ uno dei professionisti più poliedrici del giornalismo e del mondo dello spettacolo. Enzo Fasoli, nonostante i numerosi traguardi professionali conseguiti e gli ambiti premi ricevuti, nel corso della sua lunga carriera è sempre rimasto coi piedi per terra, aiutando i più giovani ad emergere, specialmente in un periodo complicato come quello attuale. E con la sua proverbiale disponibilità, Enzo ha deciso di raccontarsi a cuore aperto a Lifestyleblog.it confidandoci sogni e progetti futuri.

 

Enzo, di cosa ti stai occupando di bello in questo periodo?
Come sempre da anni mi occupo principalmente di teatro per bambini e ragazzi sia con spettacoli più o meno noti dei classici o con qualche mio testo teatrale che ho scritto e in particolare dato indicazioni ai miei attori per l’improvvisazione per i bimbi più piccoli. Attualmente ho al mio attivo 4 spettacoli che vanno abbastanza bene e ne sto preparando un altro. Poi se vogliamo parlare di Teatro eccomi in allestimento con una commedia musicale su Don Bosco, una visitazione del Santo, la sua storia trasformata ai giorni nostri, un prete che si allinea a lui dopo i suoi 200 anni, un Don Bosco che si confronta con i giovani d’oggi che dialoga con loro e che  deve anche imparare ad usare telefonini e il pc.. Uno spettacolo che sarà pronto per i festeggiamenti. Un cast in corso d’opera che avrà 4 nomi noti del commedia musicale e che vedrà in scena circa 30 persone tra attori principali, ballerini e tantissimi giovani.

Quali emozioni ti sta regalando la tua collaborazione con il Teatro Delle Emozioni di Roma?
Premetto che il teatro è della Parrocchia di San Gaspare del Bufalo, dei Missionari del preziosissimo Sangue, di cui sto preparando un testo per concorrere ai Teatri del Sacro. E’ una collaborazione che mi auguro continui e prosegua nel migliore di modi avviata da oltre 7 anni. Il Teatro è diviso tra impegni parrocchiali e attività culturali e di socializzazione della stessa e noi che promoviamo attività culturali senza alcun finanziamento ne pubblico e privato. Ci dedichiamo alla formazione attraverso l’Accademia Europea delle Muse, che poi continuano anche a lavorare non solo con noi. Come sempre c’è anche un cartellone da programmare e da rivalutare ogni anno. Il Teatro, oltre alle ospitare compagnie professionali ed amatoriali, ospita diversi spettacoli al mattino per il mondo della scuola dalle materne alle superiori che riusciamo a gestire esclusivamente con il ricavato degli spettacoli e del pubblico. Di questo siamo molto orgogliosi che in tempo di tagli, in alcuni casi anche giustificabili, crea sempre di più difficoltà al mondo della cultura in generale. Noi ci sosteniamo con l’autofinanziamento e non riusciamo a fare grandissimi progetti ma riusciamo ad andare avanti dignitosamente dal 2003.  

Parlaci di “Dancing Dream – Il sogno di mia madre”. Com’è nato questo progetto?
E’ un progetto che parte da un copione che ho scritto nel 2008, una storia normale di una ragazza che non ama la danza ma che per onorare il desiderio di sua madre ci prova. Come ogni storia è avvolta da una storia d’amore tra un ballerino e un altro giovane che nulla ha con la danza. Chi sceglierà? rileggendo il copione ho pensato di voler ampliare alcune scene dedicando più spazio al linguaggio del corpo che solo la danza sa dare. L’idea di cercare almeno 500 ballerini per una serie di esibizioni e anche circa 200 bambini che saranno impegnati e avranno regolare contratto riusciranno ad emozionare lo spettatore. Siamo anche alla ricerca di città piccole e grandi che in ogni Regione siano interessati a credere nel progetto. Sono sicuro che possiamo entrambe avere un’ottima promozione.

A che punto sono i casting del film?
Non esiste un vero e proprio casting ma un concorso attraverso il quale si sviluppa la selezione in varie città di un certo numero di Regioni. Ad ogni tappa sceglieremo coloro che cinematograficamente avranno quel volere aggiunto per la fotogenia e l’interpretazione senza togliere il valore della danza e del Ballo. Nel film saranno presenti tutti gli stili e le discipline e questo contraddistingue anche Dancing Dream che attraverso la  una madre della protagonista vuole trasmettere: Non vi è un solo ballo ma cento e forse più balli che parlano e che diventano un unicum per aiutare ancora questo variegato e mondo fatto di scuole e di appassionati.

Potresti regalarci qualche anticipazione sempre legata al film?
Avete una grande piazza? Allora lasciamo che tutti possano ballare ed esprime se stessi. Non dimentichiamo che la storia ha anche un valore oltre che sociale anche affettivo che poi è un collante importante per la protagonista. Continuerà a danzare? O per amore sceglierà di essere moglie e mamma, o forse ci riserverà la sorpresa di scoprire che la storia è vera di una grande ballerina. Il film sarà anticipato da una webseries dove ad ogni tappa saranno selezionati i partecipanti del concorso e tra questi avremo modo di trovare i protagonisti del film, la webseries sarà curata da Media Dab di Roma che è tra le produzioni meglio preparate del settore e organizzatrice anche del Rome Web Awards. Ma c’è ancora di più, la creazione di un canale digitale e una webtv per una serie di iniziative e per dare maggiore possibilità di informazione e promozione dato che concorriamo ad un finanziamento del Ministero e da qualche sponsor privati ma non abbandoniamo l’auto-promozione. Un nome per tutti lo abbiamo ed è un giovane che in parte è approdato al Teatro delle Emozioni interpretando diversi spettacoli per i bambini. Ha un buon curriculum artistico ed è un giovane in cui credo molto. Angelo Misseri è un presentatore e un attore con le doti dell’improvvisazione, che sa trasmettere al pubblico le emozioni giuste e sapete perché? Piace ai bambini ma, anche alle maestre che richiedono altri spettacoli grazie alla sua vena interpretativa, questo qualifica un attore nell’essere richiesto dai migliori critici che sono bambini, ma anche al pubblico adulto che fanno la formazione delle generazioni future. A lui ho affidato sia la presentazione delle tappe del concorso e la presenza nelle webseries e un ruolo come co- protagonista nel film, posso dire che è l’unico ruolo che non balla e che non è del mondo della danza.

Un artista con cui non hai ancora collaborato e che moriresti dalla voglia di poter dirigere?
Ho avuto già la fortuna di avere lavorato con grandi maestri come Arnaldo Ninchi, Paola Borboni, Alberto Lionello, ho iniziato allo Stabile di Bolzano con Maurizio Scaparro, cosa voglio di più! Credo che trasmettere ai giovani l’amore per il teatro per ricevere l’applauso del pubblico che ti ripaga sempre. Approfitto di quest’intervista per lanciare una richiesta, legata al film, a Lorella Cuccarini: nel ruolo della mamma, intorno a cui ruota tutta la storia, sarebbe perfetta.  

Quali sono i consigli che daresti a chi vuole entrare nel mondo dello spettacolo in un periodo così difficile come quello che stiamo vivendo?
La situazione è più grave di quanto si pensi nel mondo dell’arte, della cultura e dello spettacolo. Non sono solo la mancanza o i tagli dei finanziamenti che verranno a mancare, in alcuni assolutamente importanti e indispensabili. Mancano i soldi? Allora devono essere credibili con le loro forse e dimostrare le loro qualità con l’assoluto impegno professionale. Forse non basta ma è indispensabile, poi anche quel pizzico di fortuna essenziale dimostrando di essere valido senza scendere a compromessi di nessun genere. Diffidare da chi gli promette un grande futuro senza se e senza ma, anzi a volte certe persone giocano sulle debolezze, se sono bravi vengono presi senza ipotetiche promesse e di saper accettare ed elaborare i consigli anche se a loro sembrano negative.

Quali sono gli altri tuoi progetti futuri?
Credo l’impegno attuale sia sufficiente e devo terminare questi prima di valutarne dei nuovi.

Il tuo sogno più grande nel cassetto?
Vorrei pubblicare un libro: scrivere una storia di un amore che sembrerebbe impossibile di quelli che quasi tutti possono pensare che non accadrà mai. Una amore che sembra essere frutto della fantasia e che invece potrebbe rivelarsi vero. Provo ad aprire il cassetto? basta solo saper aspettare.

Il tempo libero, quando non lavori, come ti piace trascorrerlo?
Per mio carattere non credo di avere tempo libero anche perché svolgo un lavoro che mi piace, realizzo ciò che mi piace e quindi non mi pesa. Vado al cinema, vado a teatro, leggo i giornali, leggo un libro, scrivo qualcosa, parlo con la gente, incontro gente, per molti è tempo libero, per me è tempo di lavoro ma anche parte del tempo libero che per molti che non fanno la mia professione devono ritagliare dalle loro giornate. Amo molto il mio lavoro perché lo considero proprio tempo occupato per ricevere sempre emozioni.

Redazione

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