14 Gennaio 2014

Intervista a Stefano Botti

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Intervista a Stefano Botti -

Come è nata questa passione per il galoppo?
“Sono nato in una famiglia di allevatori di cavalli. Il primo fu mio nonno, a seguire tutta la mia famiglia prese le sue orme, mio fratello e mio cugino tutt’ora sono con me in questo mondo”.

Quali sono state le esperienze che a cui sei piu legato dopo tanti anni?
“Questo è un sport, una passione, che ti entra nel sangue e raramente riesci ad abbandonarla. Inizialmente avevo incominciato come fantino dilettante per poi passare ad allenatore di cavalli togliendomi grosse soddisfazioni come vincere per due anni il Derby , una delle corse di galoppo piu’ importanti in Italia. E’ il sogno nel cassetto di tutti gli allenatori, ed io sono riuscito a soddisfarlo per ben 2 volte”.

Come è nata l’amicizia con Maurizio Mattioli?
“Maurizio lo seguivo già da molto tempo nei suoi film e nelle sue parti in tv e lo incontravo quasi sempre alle corse. Una persona unica, simpaticissima e sempre disponibile. La nostra amicizia è diventata tale quando un giorno lui venne da me per farmi delle domande. Da li è nato questo legame. E’ una persona fantastica che non puoi fare a meno di notare!”.

Che rapporto c’è tra un allenatore e i suoi cavalli?
” Quello che è il mio ruolo consiste nel plasmare i cavalli, li devi conoscere in ogni minimo particolare capendo pregi, difetti e attitudini. A seconda di come si comporta il cavallo nella quotidianetà riesci a capire come prenderlo e come farlo rendere al meglio in pista”.

Che tipo di differenza c’è tra un cavallo ed un cane?
“Il cavallo è un animale abitudinario. Mentre il cane subito si affezione al padrone, il cavallo ha bisogno di avere piena fiducia in esso. Quando trova quella persona si tranquillizza. Il cane si sa è il migliore amico dell’uomo, mentre noi siamo i migliori amici dei cavalli”.

Come trascorri il tempo libero quando non sei impegnato in questo lavoro?
“Quando non sono impegnato in questo lavoro? cioè quando? di tempo libero ne ho poco, pochissimo. Ma va bene cosi, mi tolgo tantissime soddisfazione con questo sport e non chiedo altro”.

A che posto si trova nelle passioni degli italiani l’ippica?
“Purtroppo in Italia non è molto seguita. A dire il vero non lo è mai stata. Vorrei diventasse un giorno come in Gran Bretagna. Qui al momento versiamo in una profonda crisi, tant’è vero che sono all’ordine del giorno le chiusure di ippodromi. Il cavallo una volta che entra nelle passioni della gente non ti lascia cosi facilmente e in questo caso abbiamo sbagliato noi a non trasmettere e far appassionare la gente a tale sport. “

Un sogno da realizzare legato a questa tua grande passione?
“Sarò breve e conciso. la Dubai World Cup, la piu grande corsa che esiste all’estero, dove il premio per la vittoria è elevatissimo”

Da non perdere!

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