30 Ottobre 2013

Mazzarri: “Bisogna crescere sotto tanti punti di vista”

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Mazzarri: “Bisogna crescere sotto tanti punti di vista” -
Mazzarri: “Bisogna crescere sotto tanti punti di vista” -

Ai microfoni di Sky Sport HD, al termine del match di Bergamo, l’allenatore dell’Inter Walter Mazzarri.

Il bicchiere è mezzo pieno?
Anche oggi, secondo me, abbiamo giocato bene, su un campo così difficile, contro una squadra molto fisica, concentrata, tra virgolette cattiva, nel senso sportivo, non è mai facile fare risultato. Però, se si guarda come si è svolta la partita, abbiamo fatto un po’ più noi. Se si devono guardare le palle gol, il palo e tante altre cose, secondo me si poteva vincere. Soprattutto, non si deve regalare, per ingenuità, il cross su Denis nel momento in cui eravamo in vantaggio. Siamo stati ingenui, ci siamo passati la palla, l’abbiamo regalata a loro ed è venuto il cross. Noi, soprattutto, bisogna guardare di crescere, di essere un po’ meno ingenui in certe situazioni, più cinici quando giochiamo bene e andiamo a costruire occasioni importanti.

Alvarez ha detto che non siete ancora troppo furbi
Io, ad esempio, nell’occasione sua, quando è arrivato davanti al portiere, bisogna essere un pochino più lucidi e cinici. Difficile vedere una squadra che arriva nelle zone importanti come la nostra e l’ultimo passaggio deve essere determinante. Non si può, magari, fare la scelta sbagliata e bisogna crescere un po’ in queste cose. E’ anche un discorso di attitudine nel fare gol. In questo momento siamo anche ai minimi termini, visto che manca Milito, che è un giocatore fondamentale per noi. Tutto questo grande volume di gioco, ci fosse stato un Milito al meglio, come lo era prima dell’infortunio. In quell’occasione, se Alvarez l’avesse messa a Palacio, per esempio, probabilmente saremmo andati in vantaggio e la partita si sarebbe messa in discesa.

Nel primo tempo scivolavano tutti per colpa dei tacchetti
E’ assurdo vedere in Serie A che si cade così tanto. Si scivola, non si riescono a trovare i tacchetti giusti e, poi, nelle situazioni importanti siamo scivolati tante volte. Ripeto, bisogna crescere sotto tanti punti di vista per essere una squadra di un certo tipo per lottare per il vertice.

Si può dire che l’Atalanta, rispetto alle altre trasferte, è quella che vi ha messo più in difficoltà?
Si, sono abbastanza d’accordo, l’Atalanta è un’ottima squadra, ha giocatori buoni, forti. Denis in questo momento è uno dei migliori centravanti, comunque tra i migliori, della Serie A.

Lei lo conosce bene
Lui aveva bisogno di essere considerato al centro dell’attacco sempre, con il fisico che ha. Ma, anche a Napoli, ha sempre fatto benissimo quando entrava. A quei tempi era meno lucido e cinico quando si trovava davanti alla porta, capitavano sempre a lui, ne ha fatti abbastanza, ma poteva farne di più. Ora ha preso sicurezza, gioca sempre, ogni volta che è davanti al portiere fa gol. E’ diventato un grande attaccante, è cresciuto veramente. Comunque, certe cose bisogna farle meglio. Non è un alibi, dopo quello che abbiamo speso contro il Verona, oggi non ce l’abbiamo fatta, su un campo pesante, non eravamo i soliti nel pressing, come lucidità in queste cose. Può darsi, anche, che sia un fatto di energie, non lo so. Non è un alibi, c’era anche una squadra forte davanti, ben preparata, che ha fatto una grande partita.

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