17 Ottobre 2013

Giuseppe Maggio, il nuovo sex symbol delle ragazze

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Giuseppe Maggio, il nuovo sex symbol delle ragazze -
Giuseppe Maggio, il nuovo sex symbol delle ragazze -

(Bruno Bellini) – Classe ’92, sguardo che buca lo schermo, Giuseppe Maggio è uno dei più promettenti giovani attori del panorama italiano. Scelto tra i banchi di scuola, appena sedicenne, da Federico Moccia viene catapultato sul grande schermo come protagonista di  Amore 14 (2009) e fa breccia nel cuore di tutte le adolescenti del bel paese. Travolto da un inaspettato successo, decide di fermarsi, studiare e tornare a recitare l’anno dopo nella fiction Fratelli Detective su Canale 5. Torna al cinema da protagonista con Almeno tu nell’universo di Andrea e Luca Biglione (2011) e con Bologna 2 agosto di Giorgio Molteni in uscita prossimamente in sala. Nel 2012 il prestigioso Vogue International gli dedica un ampio spazio dal titolo “The golden actor of Rome” e le sue immagini riscuotono ottimi consensi anche in Francia. Dopo aver preso parte alla fiction Provaci ancora Prof 5, che vedremo in autunno su Raiuno, Giuseppe gira Una grande famiglia, la web series prequel dell’omonima serie di successo targata Raiuno, in cui interpreta il ruolo di Edoardo (Alessandro Gassman) da giovane e che presto sarà prodotta per il piccolo schermo. A Natale 2013 appuntamento al cinema con il nuovo film di Leonardo Pieraccioni UN FANTASTICO VIA VAI di cui è uno dei protagonisti.

A Natale ti vedremo al cinema con “Un Fantastico via vai”. Che esperienza è stata per te?
E’stata un’esperienza molto bella. Diversa rispetto alle altre perché mi trovavo a lavorare con un gruppo di persone che aveva già collaborato da tanti anni insieme. Leonardo Pieraccioni utilizza nei suoi film la stessa troupe di sempre. E’ bello entrare a far parte di un gruppo così affiatato e i risultati si vedono anche sul set. Se ti devo dire la verità mi sono divertito davvero tantissimo, sia mentre giravo sia quando non giravamo. E’ stata un’esperienza che mi ha fatto crescere tanto non solo come attore ma anche come persona.

Parlaci un po’ del tuo personaggio…
Del personaggio posso dire poche cose perché siamo un pochino “blindati” finché non entriamo in promozione del film. Quello che posso dire è che vestirò i panni di uno studente in Medicina che presenta delle caratteristiche che lo allontanerebbero da questa facoltà, in quanto terrorizzato dal sangue. Vive insieme ad altri tre ragazzi questa nuova esperienza, ovvero godere un nuovo coinquilino in casa, che è appunto Pieraccioni. Tutti e cinque vivono le avventure di questo film, il via vai di questo film se proprio vogliamo restare in tema.

Com’è stato lavorare con Pieraccioni?
Bellissimo, pazzesco. Leonardo è una persona che ha un talento incredibile, non solo come attore. E’ una persona che quando si trova sul set ricopre tantissimi ruoli: regista, attore, scrive il film. E’ la totalizzazione del mestiere, fa tanto e si deve occupare di tanto. Pur occupandosi di tanto, nei confronti di tutti è sempre molto disponibile e molto aperto anche al confronto. Non è uno di quelli che si chiude nel suo modo di pensare ed è molto aperto anche nelle iniziative delle persone che lavorano con lui.

Dopo il cinema quali altri sono i tuoi progetti futuri?
Sto girando una fiction per Canale 5 che si intitola “Il Bosco”. Sarò il protagonista giovane. E’articolata su due piani: la parte adulta, dove la protagonista è Giulia Michelini che interpreta una professoressa di psicologia che torna nella sua città natia e va ad insegnare in un Campus dove succederanno cose ambigue, strane. Nella serie è presente anche Gianmarco Tognazzi, Claudio Gioè. La parte del Campus, è quella dei giovani: io sono il protagonista maschile. E’ un prodotto della Taodue che stiamo girando a Viterbo.

Parliamo un attimo di te. Cosa provi ad essere definito il nuovo sex symbol?
Addirittura (sorride, ndr), mi sembra eccessivo. Non mi ritengo un sex symbol, non scherziamo neanche: sono gli altri quelli belli. Quello che mi importa è questo lavoro, inteso nella sua essenza. Ovvero il poter vivere emozioni così forti che secondo me solo questa professione ti può dare. La fortuna di emozionarci e allo stesso tempo di riuscire a emozionare qualcun altro. E’un binomio che almeno personalmente mi rende felice. Mi da tutto ciò di cui ho bisogno: molto più che essere definito un sex symbol. Alla fine c’è da dire che la fama, piuttosto che la notorietà, sono molto effimere come cose, lasciano il tempo che trovano. In questo momento bisogna puntare sulla qualità ma anche sulla passione che secondo me uno prova e che dovrebbe avere per un lavoro del genere. Solo quella ti spinge a migliorare e a lavorare. Alla fine se uno fa questo lavoro per diventare famoso o per essere riconosciuto o per essere esaltato, secondo me non va da nessuna parte. Non ottiene quello che bisognerebbe ottenere. Questo lavoro va fatto per essere apprezzato in qualità di artista. E’ una forma d’arte che, se fatta ad un certo livello, può essere paragonata a tutte le altre forme d’arte come la letteratura, la pittura, la musica. Però bisogna farlo con molta devozione. Devi riuscire a sacrificarti e ad impegnarti. Per dirti una cosa stupida: devo interpretare un personaggio che vive delle situazioni particolari e io nmi avvicino non solo emotivamente ma anche fisicamente. Sto seguendo una dieta di un certo livello per potermi avvicinare fisicamente e ricordare determinate caratteristiche associabili a un determinato tipo di carattere. Quindi è un lavoro totalizzante che non richiede un orario fisso stabilito. E’ un lavoro che secondo me dura tutta una giornata, non si smette mai di essere attori perchè bisogna cercare il più possibile di avvicinarsi al personaggio che interpreti. Non dipende sempre da te: puoi avvicinarti in tanti momenti diversi, puoi avere un’idea brillante anche la notte quando ti svegli per bere. Queste cose qua fanno la differenza, ovvero quando un attore crea con i giorni un personaggio e poi alla fine è molto semplice dare le battute perchè dietro c’è qualcosa di solido.

Impegnatissimo sul lavoro, in amore invece come vanno le cose?
In questo momento non c’è nulla di particolare. Vivo la mia vita tranquillamente e non ho una storia vera e propria. Non sono fidanzato, se è quello che vuoi sapere (sorride, ndr)…

Saranno contente le nostre lettrici allora…
Non sono fidanzato, sono più che altro concentrato sul mio lavoro. Mi rendo conto che quando vivi una storia d’amore forte intensa, molte delle tue energie tendono a spostarsi su un altro punto di vista, ovvero quello sentimentale. Questo lavoro è fatto di questo tipo di energie, di queste sensazioni. Ora non mi voglio privare del mio futuro perchè non sono arrivato da nessuna parte: sto seminando per poi un giorno sperare di raccogliere. Se l’unica possibilità che ho di raccogliere in futuro è legata a oggi, devo concentrarmi su cose più importanti. Poi credo moto nell’amore, nell’anima gemella e nella possibilità di coronare una vita insieme ad un’altra persona. Ma per questo ci sarà il tempo.

Con quale attrice sogni di lavorare?
Ti dico la verità: fino ad ora sono sempre stato fortunato nella mia breve esperienza lavorativa. Da quando ho iniziato cinque anni fa, con “Amore 14”, ho sempre avuto delle partner molto simpatiche, brave e belle. Quindi mi affido al destino, non ho particolari idee o preferenze. Alla fine è bello lavorare con le persone più diverse da te per trovare dei punti in comune e di lì può nascere un bel rapporto di amicizia. Con Pieraccioni, ad esempio, ho lavorato insieme a Marianna Di Martino e Chiara Mastalli che sono due ragazze fantastiche, meravigliose. Prima ho lavorato anche con Giulia Elettra Gorietti, anche lei molto bella, brava, simpatica e solare. Ne “Il Bosco” ritrovo Veronica Olivier, con la quale ho lavorato in “Amore 14”. Sono molto soddisfatto di quello che il destino finora mi ha proposto dal punto di vista femminile.

Immaginiamo anche tu abbia un sogno nel cassetto…
Certo. Il mio sogno è quello di realizzarmi come persona, di poter quando sarò adulto di voltarmi indietro ed essere soddisfatto della mia vita.

Da non perdere!

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