Andateci piano, maneggiate il mio cuore
A due anni di distanza dall’ultimo, è uscito “TOTEM”, il sesto album di Emanuele Dabbono. Edito da Pandar Italia di Tiziano Ferro e Sugar Music, con distribuzione a cura di Artist First.
Dopo un anno di successi per Emanuele Dabbono al fianco di Tiziano Ferro in veste di autore co-firmando i singoli “Il Conforto” (doppio disco di platino), “Lento/Veloce” (disco di platino) e “Valore Assoluto” (attualmente in radio), arriva finalmente il nuovo album TOTEM.
Un disco maturato in 20 anni di carriera e che oggi trova il momento giusto per diventare realtà.
TOTEM è un disco pensato per 20 anni, registrato dal vivo in acustico in tre giorni all’interno di una chiesa sconsacrata ad Arenzano (Ge), una scelta dettata dal desiderio di catturare lo spirito, l’urgenza e la verità del momento che hanno fatto grandi alcuni dei dischi più amati da Emanuele negli anni ‘70.
Per un momento si mettono da parte i sintetizzatori che hanno accompagnato Emanuele Dabbono nella scrittura con Tiziano Ferro per dare spazio ad 11 tracce acustiche realizzate insieme ad una band di 11 elementi. Un suono più scarno, intimo e sicuramente fuori moda, ma appartenente in tutto e per tutto alla sua dimensione di cantautore.
Emanuele, risentendo Totem qual è il pezzo che ami di più?
“E tu non ti ricordi?” Non è un brano commerciale, è fuori dagli schemi: è la mia immagine riflessa. Abbiamo fatto un video con mia figlia ambientato nella bellezza dei panorami che ho intorno a Varazze. Lo dedico a lei: quando Claudia, oggi 5 anni e mezzo, avrà 20 vorrei che rivedesse la magia di questo momento.
Come ti senti autore e come interprete?
Come interprete sono meno audace… Forse come autore mi diverto di più, sperimentando di più passo da un genere all’altro, è un gioco che affronto con maggiore curiosità.
Da poco è finito X Factor: a distanza di 11 anni non hai mai accettato compromessi, mantenendo fede alla tua identità e alla tua arte più vera. Un percorso difficile ma che alla fine ti ha premiato. Ti sentivi che sarebbe arrivato il successo? Hai mai pensato di mollare?
Certo, spesso ho pensato di mollare ma la musica mi ha ripreso per i capelli. E’ arrivata questa magia: restare me stesso, vivere a Varazze incontrare Tiziano. Sono molto fatalista: non dimenticherò mai la telefonata che arrivò da Tiziano. Quella proposta di collaborazione ha ricompensato di anni di fatica. Ci ho messo 18 anni per arrivare a quello che volevo ottenere. Sono felice del mio cammino: voltandomi capisco che il mio percorso fatto di tanti errori aveva un senso, mi stava portando a quella chiamata. Così arrivò Incanto.
Che cosa rappresenta il totem?
Il totem è un simbolo di valore, di identità, appartenenza: raccoglie canzoni che ho scritto 20 anni fa. E’ il disco che ha avuto una gestazione lunga e significa tutto per me. Chi lo ascolta trova il mio lavoro, il mio mondo, la mia vita, il mio cuore.
Quale complimento ti ha colpito di più di questo lavoro?
Sentirmi paragonato a Damien Rice.
Che cosa farai prossimamente?
Prosegue la promozione di Totem. Il prossimo video è Parole al vento che uscirà in primavera.
Poi registrerò un album live dove spero di trasferire la magia che si crea durante i miei concerti.
Dove scrivi le tue canzoni?
Nascono a Varazze dove ho una mansarda in centro: da lassù arriva l’ispirazione. Varazze è un posto meraviglioso, talvolta impervio ma resta sempre … un incanto.