20 Settembre 2017

Tecnologia: il futuro della realtà virtuale

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Tecnologia: il futuro della realtà virtuale

Il futuro della tecnologia, in tutte le sue sfumature, sembra essere destinato a seguire il corso della realtà virtuale. A ciò è dedicata la Game Developers Conference di San Francisco. L’ultima edizione ha visto come principale protagonista la “Next Big Thing” nell’industria dei videogiochi. Gli appuntamenti mirano ad affrontare le nuove sfide di design e programmazione proposte dai visori, mentre sviluppatori indipendenti si preparano a salire sul carrozzone guidato da Oculus Rift, HTC Vive e PlayStation VR.

L’eccitazione nei confronti della realtà virtuale è tanta, sia da parte degli sviluppatori che da parte di publisher e mass media, ma ciò dovrà per forza di cose scontrarsi con la realtà e i desideri del mercato. Per gli esperti, la realtà virtuale non sarà un flop, ma avrà un successo sempre più grande. Questo grazie alla tecnologia che oggi è solida e permette alla realtà virtuale di inserirsi concretamente nel mercato.

In questo modo gli appassionati di videogiochi faranno da traino, al punto tale che entro il 2018 il numero di visori venduti supererà gli otto milioni, raddoppiando anno dopo anno fino a raggiungere uno stato di saturazione. Prevedibilmente, gran parte di questi dispositivi faranno parte di quella fascia low-cost fatta da alternative mobile più accessibili, dai Google Cardboard al Samsung Gear.

Per gli addetti ai lavori, però, nell’arco di pochi anni queste soluzioni mobile saranno rimpiazzate da vere console portatili che non necessiteranno del proprio smartphone per funzionare. Microsoft, ad esempio, è al lavoro su HoloLens, un visore di realtà aumentata che promette enormi nuove possibilità in ambito di intrattenimento e professionale, ma che non entrerà in diretta concorrenza con i visori di realtà virtuale. Giochi come Fruits ‘n Royal Cards, quindi, diventeranno sempre più affascinanti ed appetibili per gli amanti del gambling.

Una nuova ondata di giochi in Realtà Virtuale

In questo scenario gli esperti ritengono che la prima ondata di giochi si limiterà a replicare nella realtà virtuale tutte quelle tipologie di giochi e generi a cui siamo già abituati. Tuttavia, entro la fine del 2018, emergerà almeno un genere inedito pensato specificamente per le nuove possibilità offerte dal VR. Come i giochi musicali, o come un fortunato party game asimmetrico. Entro il 2020 dovremmo anche vedere un nuovo MMO in VR in grado di superare il milione di iscritti. Ovviamente una buona percentuale di giochi sarà rappresentata da esperienze fortemente narrative, sebbene gli sviluppatori stiano ancora cercando di trovare le soluzioni ideali per raccontare storie all’interno di titoli in VR.

I timori legati alla VR

Non solo aspetti positivi, purtroppo, per quanto riguarda la Realtà Virtuale. Entro la fine del prossimo anno, la realtà Virtuale diventerà il nuovo capro espiatorio dei casi di violenza, con la stampa generalista che collegherà una qualche sparatoria di massa all’emergere di questa nuova tecnologia, suppongono gli esperti ai lavori. Ciò già succede con i giochi tradizionali, quindi con la realtà aumentata il tutto potrebbe essere amplificato. E dopo ciò si potrebbe parlare di dipendenza, come già successo con internet, social network e MMO.

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