26 Maggio 2015

Musica, intervista a Zibba

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Musica, intervista a Zibba

Una delle più interessanti realtà del nuovo cantautorato italiano. In bilico tra il roots rock e la poetica dei grandi cantautori, altalenando tra echi jazz e ritmi in levare, nel 1998 forma la band Zibba e Almalibre.  Il 31 marzo 2015 esce il suo nuovo disco “Muoviti Svelto”, che vede la partecipazione di grandi artisti del panorama italiano come Niccolò Fabi, Leo Pari, Omar Pedrini, Patrick Benifei e Bunna. Contemporaneamente all’attività con gli Almalibre, Zibba collabora con altri artisti e partecipa ad altri progetti, come il trio Double Trouble, un tributo a Bob Marley che vede al suo fianco il cantante Raphael Nkerewuem e Bunna.

Muoviti Svelto, il nome del tuo ultimo album: a cosa ti sei ispirato per il titolo e la composizione dei brani?
Il disco nasce in viaggio, dai contrasti e pensieri che in questo anno passato in giro hanno governato le mie giornate. Muoviti svelto è un disco serio. Un disco in cui credo e crediamo molto. L’ispirazione è sempre la vita di tutti i giorni. E cambia come cambia tutto, di continuo.

Come mai hai scelto di farti affiancare da alcuni big della musica italiana?
Perché sono persone alle quali voglio bene, e con le quali ho un legame che non è solo musicale. Inoltre credo che alcuni messaggi detti a due voci assumano più forza. Affinità.

Un artista con cui sogni di duettare?
Ogni collaborazione fatta fino ad ora è frutto di un piccolo sogno che volevo realizzare. Non ho in mente nessuno in particolare, ma so che la vita mi porterà a conoscere nuove persone interessanti con le quali sognare di far qualcosa insieme.

Fare musica oggi: quanto è difficile?
Non molto difficile. Dipende cosa ci si aspetta. Credo solo ci voglia una forte consapevolezza del cambiamento, di quanto questo momento storico abbia le sue caratteristiche dettate dal passare del tempo e dal morire di alcune concretezze. Certo, se si intende vendere tanti dischi e fare tanti concerti non è un gran momento. Ma non ne verranno di migliori, il mondo cambia e con lui la musica, il tipo di business che ci sta attorno e anche il pubblico. Se fai musica perché non puoi farne a meno non ti chiedi come sarebbe stato fare la stessa cosa nel novantacinque.

Progetti per il futuro?
Non smettere. Produrre nuovi talenti. Scrivere. Continuare a fare musica come piace a noi. Abbiamo in testa un progetto nuovo al giorno. Qualcosa faremo di certo. Ora pensiamo al tour e a questo disco.

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Bruno Bellini

Direttore Responsabile Lifestyleblog.it - Classe '81, da Monopoli (Bari)
Dal 2015 nella Giuria Stampa del Festival di Sanremo. Dottore in Comuncazione e Multimedia

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