15 Luglio 2014

Micaela Ottomano: “I social network hanno istituzionalizzato le conversazioni leggere”

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Micaela Ottomano: “I social network hanno istituzionalizzato le conversazioni leggere” -
Le informazioni su se stessi si possono dare in modi diversi, anche in uno dei momenti della vita quotidiana, mentre si fa la spesa o si beve un caffè al barL’affascinante Micaela Ottomano, avvocato specializzata in Diritto Civile, Diritto di Famiglia e di Diritto delle Assicurazioniesprime la sua opinione in merito.I social network – afferma l’avvocato Ottomano- di fatto hanno “isituzionalizzato” le conversazioni “leggere” della vita quotidiana ed offrono spunti e considerazioni da fare su ognuno degli iscritti. Ed è implicito che coloro che vivono per la loro professione artistica o comunque pubblica sotto le luci dei riflettori siano esposti ad una visibilità maggiore e corrano in un certo qual senso più pericolo, per questo dovrebbero come e più degli altri attenersi a regole di riservatezza che non forniscano a malintenzionati notizie dettagliate sui propri spostamenti. La legge in tutto questo non può entrare in alcun modo, spiega l’avvocato: “Nessuna normativa regola infatti la libera circolazione di notizie diffuse dagli stessi interessati mediante i social network. Il buon senso e, considerati i numerosi casi di furti in appartamenti e in ville di proprietà di personaggi noti, un pizzico di furbizia dovrebbero obbligare gli stessi a non fornire notizie relative ai propri spostamenti. Quindi bisogna fare molta attenzione a ciò che si scrive sulla propria bacheca pubblica di facebook, aperta anche a chi non fa parte della propria cerchia di amici e all’utilizzo di Twitter e allerelative notizie che si forniscono ai propri followers. E’ consigliabile non divulgare in rete notizie sulle proprie partenze, vacanze e viaggi di lavoro. Tuttavia, chiosa l’avvocato Micaela Ottomano “può essere utile anche montare una webcam all’interno dell’appartamento o nel luogo che si intende controllare più di frequente, per esempio l’ingresso. La videocamera inoltra le riprese effettuate direttamente sul proprio telefonino, alcune telecamere possono filmare anche al buio. Esistono delle telecamere, con speciali sensori, che possono avvertiregli interessati con un mms o via email anche quando rilevano un movimento o una variazione di temperatura nell’appartamento (segnali, questi, che potrebbe essere stata aperta una porta o una finestra)Oppure si può far ricorso a metodi tradizionali semplicemente stipulando un contratto di vigilanza con una società privata, pattuendo anche il servizio di teleallarme, con intervento diretto dei cosiddetti vigilantes”.

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